Le scienze noetiche [noetico, dal greco noùs, mente] indagano l'influenza della mente sulla materia e l'assunto di base è che il pensiero e la coscienza sono in grado di influenzare la realtà fisica. Basata nei principi della fisica quantistica, a differenza dei classici modelli scientifici, in quest'ambito vengono studiate e osservate la coscienza e le capacità extrasensoriali superando la visione positivista della scienza governata da leggi deterministiche in cui le cose hanno una esistenza puramente oggettiva. Alla base di questa nuova scienza c'è la concezione che i consueti modelli di analisi della realtà non siano sufficienti per spiegarla e che il mondo fisico ha una stretta correlazione con la mente, dando così una nuova visione su come funzioni l'universo intero. La realtà non è più dunque intesa come un insieme di soli elementi materiali indipendenti tra loro, ma questi sono strettamente correlati con il pensiero, la mente e il divino. In ambito di un'interpretazione puramente filosofica, la noetica è quella coscienza intuitiva che oltrepassa la ragione e i nostri cinque sensi.

IONS, l'Institute of Noetic Science, è stato fondato da Edgar Mitchell che, a seguito della sua partecipazione alla missione Apollo 14 nel 1971, racconta di aver avuto una sorta di 'insight rivelatore' durante il suo ritorno. Da lontano la Terra gli appariva come la parte di un intero universo e fu pervaso da una sensazione di unione col tutto. Intuendo vi fosse la possibilità di una nuova e diversa modalità di conoscenza delle cose, nel 1973 fondò l'Istituto di Scienze Noetiche, un'organizzazione internazionale no profit con sede nel Nord della California, con circa 20.000 membri sparsi in tutto il mondo. L'Istituto produce e divulga tutte le scoperte e gli esperimenti sulle potenzialità della coscienza nelle sue varie forme e in rapporto alla realtà fisica, non tralasciando fattori quali l'intuizione, la percezione, l'intenzione, le credenze etc.


I principi fondanti di una scienza noetica sono: 

- la trasformazione personale tramite la conoscenza e il potenziamento dell'interiorità

- la divulgazione del sapere scientifico e delle ricerche
- lo studio e lo sviluppo di relazioni trasformative per un miglioramento della coscienza collettiva


Il fine ultimo è il raggiungimento di una nuova visione della realtà.



La fisica classica è basata sulle leggi di Newton di moto e gravità, dove i corpi sottostanno alle medesime leggi fisiche all'interno dei concetti di spazio e tempo, valori assoluti e autonomi. L'assunto è che un cambiamento della materia accade solo in conseguenza di un evento fisico. Le sue teorie, in cui cercò di spiegare la realtà secondo principi razionali abbandonando ogni interpretazione occulta, erano basate sui principi Cartesiani: la res cogitans [pensiero] da un lato e il res extensa [materia] dall'altro. Il metodo d'indagine della realtà è puramente sperimentale, legato all'oggetto osservato, escludendo dunque lo sperimentatore, cioè colui che osserva. Vi è dunque, in questo modello di fisica utilizzato, una netta separazione fra oggetto e soggetto, fra realtà e individuo.

La teoria della relatività di Einstein rivoluziona la fisica meccanicistica classica sostenendo che lo spazio e il tempo si influenzano reciprocamente e smantella la teoria newtoniana secondo cui un corpo a riposo è privo di energia. Nella sua equazione E=mc2 viene equiparata l'energia alla massa.
La fisica quantistica studia la logica dell'infinitamente piccolo tramite l'analisi del comportamento dei quanti, particelle subatomiche della materia, affermando [tramite i fisici Heisenberg e Bohr negli anni '30] che questo è governato non da leggi di determinismo e causalità ma da leggi di probabilità,  casualità e statistica. Con il principio di indeterminazione Heisenberg, infatti, dimostra che è impossibile determinare con esattezza la velocità e la posizione di un elettrone, quindi la realtà non può essere descritta come una conseguenza di causa-effetto. Quindi la materia non è stabile e determinabile, in quanto può manifestarsi in una forma qualsiasi delle sue essenze-potenzialità, cioè come una esistenza di realtà probabile. Bohr scoprì inoltre che quando due particelle subatomiche si incontrano, entrano in una sorta di influenza recirpoca indipendentemente dalla distanza che le separa e iniziano a comportarsi come fossero un'unica particella scambiandosi informazioni e influenzandosi reciprocamente, come fossero una parte dell'altra. E tale influenza non risulta determinata nè dal tempo nè dallo spazio.
La teoria del Tutto [o teoria delle stringhe] conferma le teorie quantistiche sull'indefinibilità della realtà, dichiarando che anche la struttura interna delle particelle quantiche non è statica, dunque non solo il loro comportamento.

Riassumendo, siamo passati dai concetti della fisica meccanicistica in cui tutto era 'oggetto' e separato dal soggetto, regolato da principi di causa-effetto determinabili; ai principi della fisica quantistica in cui spazio e tempo sono interconnessi, la materia è energia e non è determinabile e non c'è separazione fra oggetto e soggetto, fra materia ed energia. Nell'ottica del quantum [cioè dell'infinitamente piccolo] tutto questo può apparire ininfluente... ma nella logica [nuova visione logica del mondo] la connessione e la reciproca influenza fra microcosmo e macrocosmo e fra singolo e collettivo diventano di fondamentale rilevanza per qualsiasi analisi di realtà [oggettiva e/o soggettiva].


NOUS è dunque quella Coscienza Assoluta che permea tutta la realtà, manifestandosi con diversi livelli vibrazionali continuamente interconnessi. Lo studio di questo aspetto vibrazionale della coscienza lo troviamo in discipline quali la neurofisiologia della coscienza, la psicologia integrale, le medicine energetiche, la stessa parapsicologia etc.
Se la materia è la manifestazione più densa del Nous, l'energia vitale e a seguire quella del pensiero sono le sue manifestazioni via via più eteriche. 
Ogni Dimensione della nostra realtà, in verità, non è altro che la vibrazione di un determinato stato di coscienza che contiene tutte le nostre convinzioni e regole, rendendola come l'unica realtà possibile o vera.
Alla Terza dimensione abbiamo sempre addebitato il valore del tempo lineare (passato, presente e futuro); tutto è sottoposto a una condizione, anche l'amore e la pace, i pensieri e le azioni, perchè basati su ciò che è stato o ciò che potrebbe essere; tutto è duale: bene-male, giusto-sbagliato, sopra-sotto, destra-sinistra; in questa dimensione il Nous si esprime nella materia, soffrendo la separazione dallo spirito.
Nella Quarta dimensione la materia del Nous è meno densa, si comprende che il futuro si può scegliere, che il passato non è così determinante per il futuro, che il pensiero può essere creatore di realtà. Il vero tempo è quello presente, la vera attenzione è solo per il presente e questo può essere paradossale, ovvero avere un significato in un momento e il significato opposto il momento dopo, perchè i giudizi e i paragoni con il passato sono sacrificati in favore di nuove esperienze e nuove valutazioni. Tutta questa sorta di continuo 'allineamento' è per la ricerca di equilibri e verità più autentiche.
Nell'iperspazio della Quinta Dimensione la Coscienza diventa Assoluta, il tempo 'collassa', diventa 'istantaneo', ovvero tutte le possibilità esistono nello stesso tempo e nello stesso spazio. Mentre nella terza dimensione il passato e il futuro condizionano il presente e nella quarta dimensione il pensiero presente produce il futuro, nella quinta dimensione il futuro è già nel presente, nel senso che nello stesso istante in cui c'è un tipo di pensiero, il prodotto di questo pensiero si 'avvicina' a noi per un effetto di risonanza. Quindi non sono le forme pensiero della quarta dimensione che attraverso una volontà pensante cristallizzano la realtà ma, nella quinta dimensione, è la frequenza del pensiero che fa da 'calamita' a situazioni vibrazionalmente simili. In questa dimensione cervello destro e sinistro sono più 'uniti', 'sincronizzati', la dualità di pensiero è minore, c'è meno pauraa, meno timori, meno bisogno di sicurezza, più fiducia, si è coscienti della propria essenza spirituale e la mente razionale è preposta ai soli fini del mantenimento del benessere fisico.


"Non percepiamo l'interezza del tempo (quarta dimensione), non vediamo tutte le linee di probabilità contenute nella funzione d'onda (quinta dimensione) e non sappiamo minimamente come trasferirci su un ramo di realtà desiderato (piegare la quinta lungo la sesta dimensione). Il fatto di non sapere e di non poter percepire, non significa che qualcosa non esiste. Significa solo che siamo limitati alle tre dimensioni". ['La mente quantica' di Fanelli V. e Bishop W.]

“Non si può risolvere un problema con la stessa mentalità che l'ha generato” [A. Einstein]